Come creare una startup: i passi da fare

Capire come creare una start up di questi tempi si rivela particolarmente utile. Se ti frulla in testa un’idea di business e vuoi lanciare un progetto di cui avere piena gestione questo è l’articolo giusto su cui soffermarti. Ti daremo qualche indicazioni su come fare impresa e su quali agevolazioni puoi ottenere per intraprendere subito questo percorso.

Fondare una start up: da dove cominciare?

startupperLa start up è un’impresa ad alto tasso di innovazione. Sono numerosi e trasversali i settori economici in cui nascono ogni mese nuove start up: informatica, telecomunicazioni, ma anche medicina, fashion e turismo.

Dunque, il primo requisito è l’innovazione. Ma non è l’unico. Il prodotto e il servizio devono essere ad alto valore tecnologico. L’innovazione riguarda sia il prodotto e il servizio che le metodologie di produzione e le modalità di commercializzazione. In realtà, nel corso del tempo e con l’aumento esponenziale di imprese che si autodefinivano arbitrariamente start up, sono stati fissati anche dei criteri più formali per la definizione di start up.

Sei vuoi creare una start up sappi ce deve possedere queste caratteristiche:

  • L’attività non dev’essere costituita da più di cinque anni
  • Deve avere sede fiscale in Italia o in un paese dell’Unione Europea
  • Dal secondo anno la produzione annuale non deve oltrepassare i cinque milioni di euro
  • Non deve aver mai distribuito utili
  • Non deve nascere dalla fusione o scissione con altre società o rami d’azienda

Queste sono a grandi linee le caratteristiche di una start up, ma non è finita qui. In realtà per mantenere il suo status deve riuscire a raggiungere determinati obiettivi nel corso del tempo:

  • Investimenti in ricerca e sviluppo pari ad almeno il 15% del costo del valore della produzione
  • Il team deve essere costituito da un terzo di dottori di ricerca o laureati da almeno tre anni, oppure almeno due terzi dei soci devono possedere una laurea magistrale
  • Deposito o licenza di un brevetto o software registrato presso la SIAE

Creare una start up: il tipo di società

Per aprire una start up bisogna prepararsi ad affrontare diversi passaggi e a sbrigare incombenze di tipo burocratico. La start up va inquadrata come entità giuridica, pertanto si deve scegliere quale tipo di società si vuole fondare. La prima scelta da compiere è quella tra società a scopo di lucro e società senza scopo di lucro.

Se l’impresa ha più fondatori si deve scegliere anche tra società di persone e società di capitali. Le società di capitali che vengono maggiormente utilizzate per inquadrare le start up sono la Srl e la Srl semplificata, quest’ultima in particolar modo viene preferita grazie a costi di gestione più vantaggiosi.

Agevolazioni e finanziamenti per start up

Dopo aver specificato quali sono i requisiti per aprire una start-up sarai curioso di sapere quali agevolazioni spettano a chi decide di avviare un’impresa innovativa. Sarai felice di sapere che ce ne sono diverse, che vengono incontro a coloro che cercano canali di finanziamento per realizzare i propri obiettivi. Nei prossimi paragrafi ti daremo qualche informazione in più su come funzionano, per comprendere quale sia meglio per te e per le tue idee di start up.

Bootstrapping

Con questo nome si definisce l’uso di capitali personali per intraprendere un progetto di start up. In italiano si chiama autofinanziamento, e tutti sanno di cosa si tratta. Dal momento che la fase iniziale è piuttosto delicata e complessa gli startupper possono avere qualche problema nell’individuare finanziamenti e ovviano a questi problemi con l’uso di capitali propri. Ovviamente non è spesso possibile per tutti i soggetti investire in imprese altamente rischiose, quindi questa forma di finanziamento è molto indicata per progetti circoscritti ed economicamente approcciabili.

Crowdfunding

Questa formula negli ultimi anni è stata parecchio utilizzata per i più disparati motivi. Si tratta di una raccolta fondi, generalmente avvita tramite canali presenti su internet, che prevede contributi provenienti privati che costituendo estemporaneamente un gruppo di finanziamento riescono a fornire i capitali di base per l’avvio di un’idea innovativa.

Le start up possono far conoscere il proprio progetto e trovare persone che si sentono in risonanza con gli intenti e i valori promossi, e ricevere le somme richieste per iniziare grazie a singoli finanziatori che mettono cifre molto piccole la cui somma diventa un validissimo punto di partenza. Molto spesso chi finanzia viene anche premiato con una ricompensa.

Business Angel

Quando un soggetto privato con capitali a disposizione sceglie di investire fondi in una nuova impresa, in cambio di capitale di rischio e dello status di socio, si parla di business angel. Sono sempre di più gli imprenditori che scelgono di creare start up supportando progetti agli albori e contribuendo con la propria esperienza e le proprie risorse ad innovare determinati settori.

Incubatore di start up

La diffusione di questa formula di impresa ha portato alla nascita di incubatori, luoghi dove enti o associazioni mettono a disposizione servizi e strutture necessarie a concretizzare le visioni di chi vuole aprire una start up. Gli incubatori offrono servizi, sia di tipo amministrativo che di tipo organizzativo, formazione, consulenza e accesso a informazioni su finanziamenti e networking.

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