Come diventare avvocato penalista: la guida dalla A alla Z
Chiedersi come diventare avvocato penalista è il primo passo per intraprendere un percorso pieno di soddisfazioni. La prima risposta è semplice: iscriversi ad un corso di laurea in giurisprudenza. Il lavoro nell’ambito giuridico può essere svolto solo dopo un preciso iter formativo. Il percorso universitario di base è lo stesso per tutte le varie specializzazioni. In questo articolo ti aiutiamo a comprendere quali sono i vari passaggi da compiere per raggiungere l’ambita professione di avvocato.
Il percorso di studi per diventare avvocato penalista
La laurea in giurisprudenza è sicuramente la prima grande strada da percorrere. Gli studi precedenti non sono vincolanti. Qualsiasi studente uscito dalle scuole superiori può iscriversi ad una facoltà di legge, basta aver conseguito il diploma di maturità.
Molte facoltà sono a libero accesso e non prevedono il test di ingresso. Le opportunità più innovative, nell’ambito della formazione universitaria telematica, consentono seguire tutto il percorso di studi a distanza. Un’ottima soluzione per coloro che non possono spostarsi in un’altra città per questioni personali o anche per coloro che già lavorano e vogliono avere la possibilità di studiare al di fuori dell’orario di lavoro.
I percorsi di studi universitari in giurisprudenza in Italia prevedono questo genere di proposta:
- Laurea magistrale in giurisprudenza
- Laurea triennale in scienze giuridiche
- Laurea specialistica in giurisprudenza
Il fine di queste proposte è quello di formare laureati in giurisprudenza pronti a diventare avvocato. Per intraprendere in modo specifico l’attività da penalista dovrai seguire un’altra strada, che ti aspetta fin da subito, quella del tirocinio.
Il tirocinio per la professione di avvocato
Ma lo studio matto e disperatissimo della legge, l’aver superato a pieni voti l’esame di diritto privato o pubblico, non basta. Dopo aver discusso la tesi e aver portato a casa la sana soddisfazione di una laurea in Legge è obbligatorio fare pratica.
Il tirocinio legale, che prende anche il nome di praticantato forense è un periodo di grande importanza per l’acquisizione delle competenze necessarie a diventare avvocato. Tutto ciò che è stato appreso durante gli anni dell’università resta pura teoria se non trova un canale di applicazione.
Mettersi alla prova sul campo è un modo efficace e immediato per attivare le abilità di un futuro avvocato penalista. Durante il tirocinio emergono molti momenti di grande importanza per il futuro professionale. Il giovane avvocato comprende quali sono le aree in cui è più portato o può anche rendersi conto di voler intraprendere un altro tipo di percorso.
Anche questa è una tappa obbligata per capire se vuoi diventare avvocato penalista. Ma dove si può svolgere la pratica forense?
- Studio legale
- Scuole di specializzazione
- Avvocatura di stato
- Altre strutture adatte al praticantato
La durata di solito è di diciotto mesi. Ognuno di questi contesti fornisce una specializzazione di un certo tipo, che forma il futuro avvocato in modo specifico.
Lavorare in uno studio legale
C’è una fase molto bella del praticantato, quella dell’individuazione dell’avvocato dominus.
Questa figura rappresenta una guida per il neolaureato in giurisprudenza che si avvicina alla pratica forense. Possiede una buona esperienza, dev’essere iscritto all’Albo da almeno cinque anni e ti sarà di grande aiuto per tutta la durata del tirocinio.
La fase dell’apprendistato coincide con un passaggio cruciale: la scelta del tipo di avvocato che vuoi essere. Puoi diventare un avvocato:
- Civilista
- Penalista
- Tributarista
- internazionale
Ma non sono tutti qui, esistono anche altri tipi di avvocatura, che si occupano di determinate questioni. Un concetto che vale la pena sottolineare è l’assoluta libertà di scelta e la flessibilità nel potersi muovere da una branca all’altra. Individuare un settore di riferimento non esclude per forza di cose tutto il resto.
Quindi se in cuor tuo hai deciso che vuoi diventare avvocato penalista a tutti i costi scegli uno studio che abbia fatto di quell’area il suo punto di forza. Trova un avvocato dominus penalista che ti affianchi e che abbia la buona predisposizione per lasciarti un po’ del suo sapere. Il tuo cammino verso la carriera che hai sempre desiderato è appena iniziato, buon viaggio.
Ecco quali sono i requisiti che deve possedere un buon praticantato:
- almeno venti udienze
- la redazione di almeno sei atti
- report sulle principali questioni giuridiche affrontate
Se per caso hai individuato due figure di riferimento da cui vuoi farti affiancare non devi rinunciare a nessuna delle due. Puoi praticare presso due avvocati, ma dovrai fare richiesta al Consiglio dell’Ordine.
Professione avvocato: la pratica fuori dallo studio
Oltre al tirocinio negli studi legali è possibile sostituire una parte del percorso di tirocinio frequentando una scuola di specializzazione. Questo è un modo per formarsi ulteriormente su materie di interesse. Ti suggeriamo di valutare con attenzione le possibilità che hai di fronte. Nell’ultimi decennio ci sono diverse materie che hanno riscosso molto successo e che rappresentano anche un ottimo sbocco nel mondo del lavoro. Ad esempio:
- diritto internazionale
- diritto alla privacy
- diritto legato alle nuove tecnologie
Questo è un consiglio che ci sentiamo di sottolineare. L’alto numero di laureati in giurisprudenza in Italia ha messo a dura prova la categoria. È necessaria fin da subito una lungimiranza nella futura classe di studenti. Chi di loro saprà cogliere la sfida di svolgere una professione antica con una prospettiva avrà un vantaggio notevole rispetto a coloro che resteranno ancorati alle vecchie modalità.
Oltre alle scuole di specializzazione è possibile diventare avvocato penalista seguendo un’altra direzione: il tirocinio presso l’Avvocatura dello Stato. Precisamente presso:
- Avvocatura distrettuale dei comuni
- Uffici giudiziari
- Altri enti pubblici
E qui vogliamo approfittarne per darti un altro suggerimento che ti invitiamo a cogliere con un buon spirito: svolgere il praticantato in un altro paese europeo. Il cosiddetto semestre europeo può essere svolto per sei mesi e i vantaggi sono notevoli:
- Apprendere un’altra lingua
- Formarsi sulle leggi di un altro stato
- Migliorare il livello del curriculum
Inoltre, considerando che da diverso tempo è possibile frequentare la pratica forense ancora prima di conseguire la laurea (sei mesi prima), questo semestre potrebbe funzionare esattamente come una sorta di Erasmus.
Tutti i programmi di studio e le occasioni di formazione all’estero hanno una marcia in più. Chi sceglie di diventare avvocato penalista in quest’epoca deve dare qualcosa di più ad un settore che a volte sembra non aprirsi a sufficienza verso l’innovazione.
L’abilitazione e l’esame da avvocato
Al termine di un anno di pratica succede qualcosa di molto importante, che tutti ricordano con piacere: l’abilitazione al patrocinio. Da quel momento è possibile sostituire il proprio avvocato dominus:
- In udienze in ambito penale
- In udienze in ambito civile
Con determinate limitazioni che vanno affrontate di caso in caso. Prima della riforma era possibile addirittura difendere autonomamente un proprio assistito, ma attualmente questa possibilità non esiste più.
Il periodo di tirocinio si conclude obbligatoriamente con l’esame di abilitazione, altre grande traguardo nella sfilza di obbiettivi di chi ha studiato giurisprudenza.
Una prova scritta e una orale verificano le competenze e quanto appreso dal futuro avvocato. Lo scritto prevede:
- Parere in materia di diritto civile
- Parere su questioni di diritto penale
- Un atto giudiziario in materia di diritto civile, penale o amministrativo
Tu che hai già preso la decisione di voler diventare avvocato penalista sai quale tipo di atto giudiziario presenterai, ma sarà un po’ il caso a stabilirlo, sulla base di quello che è stata la tua esperienza in questo frangente della formazione.
Per l’accesso alla prova orale il voto deve essere pari almeno a 90. L’orare prevede sei materie che vengono preventivamente scelte al momento dell’iscrizione. Solo concluso l’esame orale, se la commissione sarà soddisfatta, l’esaminato potrà assumere l’esercizio della professione forense.
Non è una prova semplice. Le percentuali di buona riuscita all’orale non solo altissime, dopo il primo scoglio dello scritto che non è altrettanto semplice. Ma è la tua sfida, il momento che ti avvicina ad un altro grande momento topico: il giuramento e l’iscrizione all’Albo degli Avvocati.
Bene, ci sei riuscito. Sei giunto a toccare con mano il tuo obiettivo di diventare avvocato penalista. Tornando indietro lo rifaresti? Noi crediamo proprio di sì, perché nonostante la fatica sappiamo che soddisfazione è stata tanta.