Cosa fa il consulente del lavoro: guida alla professione
Cosa fa il consulente del lavoro? Molti laureati ai corsi online di Unicusano sono interessati a sapere di più riguardo questa professione. Dunque, in questo articolo lo staff della Università Niccolò Cusano di Agrigento vuole fornire delle specifiche per intraprendere questo percorso lavorativo.
I consulenti del lavoro in Italia sono molto numerosi ed in continuo aumento in quanto il nostro tessuto produttivo è centrato sulla micro e piccola impresa e ogni azienda deve far fronte all’apparato burocratico connesso al lavoro subordinato.
Ma iniziamo dalla definizione. Il consulente del lavoro è una figura professionale in grado di:
- Effettuare l’inquadramento dell’azienda e dei suoi dipendenti attraverso l’iscrizione agli Istituti previdenziali e assicurativi di competenza e gestendo le comunicazioni con i Centri per l’Impiego.
- Elaborare paghe e contributi applicando i contratti collettivi
- Assolvere agli adempimenti previdenziali e assicurativi
- Offrire consulenza tecnica in materia di lavoro al fine di risolvere problemi di inquadramento contrattuale
- Gestire le comunicazioni e le pratiche con i Centri per l’Impiego, la Direzione del Lavoro, l’INAIL, l’INPS, i sindacati e tutti gli altri attori del mondo del lavoro
- Offrire consulenza tecnica in sede di contenzioso in merito a questioni inerenti i rapporti di lavoro
- Offrir consulenza tecnica di ufficio o di parte assistendo il Giudice o le parti in conflitto nel corso del processo.
Si tratta dunque di figure dalla spiccata formazione giuridico-economica che esplicano le proprie funzioni nella gestione del personale dal punto di vista amministrativo. Pur non essendo una loro peculiarità professionale, i consulenti del lavoro si occupano spesso anche della gestione delle risorse umane in quanto è necessario per le pratiche amministrative gestire le esigenze di ciascun dipendente.
Cosa studiare per diventare consulente del lavoro
Secondo le norme della legge istitutiva dell’ordinamento professionale dei consulenti del lavoro, aggiornata l’11 aprile 2007, il titolo di studio richiesto è la laurea triennale o magistrale in giurisprudenza, economia o scienze politiche. La Unicusano di Agrigento mette a disposizione tutti e tre questi tipi di formazione con corsi di laurea altamente professionalizzanti e con insegnamenti aggiornati e specifici a cura di docenti esperti del settore.
Al termine del percorso universitario, una volta conseguita la laurea, sarà necessario intraprendere 18 mesi di praticantato per consulente del lavoro presso uno studio professionale.
Esame di Stato per consulenti del lavoro
Dopo il praticantato è necessario superare un esame di Stato, indispensabile per l’abilitazione allo svolgimento dell’attività professionale, che prevede prove scritte e orali.
Ecco il cosa consistono le prove dell’esame di stato abilitante alla professione di consulente del lavoro:
- prova scritta in diritto del lavoro e legislazione sociale
- prova teorico-pratica in diritto tributario
Le due prove scritte consistono nello svolgimento di un tema sulle materie del diritto del lavoro e della legislazione sociale e in una prova teorico-pratica sui temi del diritto tributario, scelti dalla commissione esaminatrice.
Successivamente si svolgerà una prova orale sulle seguenti materie:
- diritto del lavoro;
- legislazione sociale;
- diritto tributario;
- elementi di diritto privato, pubblico e penale;
- nozioni generali sulla ragioneria, con particolare riguardo alla rilevazione del costo del lavoro ed alla formazione del bilancio.
Per lo svolgimento di ciascuna delle due prove scritte sono assegnate ai candidati sette ore dal momento della dettatura. I candidati possono consultare i testi di legge non commentati e autorizzati dalla commissione esaminatrice e i dizionari.
Fondazione lavoro: cos’è e a cosa serve
Esiste, inoltre, in Italia la Fondazione consulenti del lavoro ovvero una struttura con oltre 1500 punti dislocati in tutte le province italiane, gestiti da Consulenti del lavoro Delegati, che si occupa di gestire le tematiche dei servizi per l’impiego e delle politiche del lavoro sia regionali e nazionali.
Tra le occupazioni della fondazione lavoro ci sono le seguenti attività:
- accompagnare i disoccupati destinatari dell’Assegno di ricollocazione nel percorso di ricerca di una nuova occupazione;
- ricerca e selezione di personale qualificato;
- gestione delle Politiche Attive per il lavoro: iniziative, misure, programmi ed incentivi volti a favorire l’inserimento/reinserimento nel mondo del lavoro;
- promozione di tirocini a livello nazionale (che negli ultimi anni hanno visto un elevato tasso di trasformazione in rapporti di lavoro alla conclusione del percorso);
- finanziamento delle attività formative per i lavoratori delle imprese;
- analisi della situazione previdenziale al fine di aiutare il lavoratore a comprendere quale sarà la pensione che potrà ottenere dal sistema pubblico in funzione delle nuove riforme.