Dediche laurea: ecco come scrivere ringraziamenti perfetti

Avete appena concluso la stesura della tesi di laurea e siete arrivati al fatidico momento della redazione dei ringraziamenti? Allora questo articolo vi sarà utile sia a livello pratico – in quanto lo staff della Unicusano di Agrigento vi fornirà tutte le linee guida su come scriverli al meglio –  sia a livello personale così da comprendere quanto questi ringraziamenti siano davvero sentiti.
struttura dei ringraziamenti tesi
Iniziamo subito con il dire che le dediche laurea, inserite nella tesi, non sono fondamentali. Inoltre, se possono essere auspicabili per una tesi di ricerca, non sono necessari se si tratta di un lavoro compilativo svolto senza metterci troppa passione o interesse.

Comunque, resta il fatto che quella dei ringraziamenti della tesi di laurea è una delle parti più lette (se non l’unica letta) da parte di amici e parenti e per questo è sempre un piacere scriverla. Inoltre, può contenere – lo vedremo dopo nel dettaglio – anche un riferimento a quella che è stata la propria esperienza negli anni dell’università.

Comunque, nel caso si decidesse di scrivere la pagina dei ringraziamenti nella tesi, questa sarà da collocare dopo il frontespizio e prima della dedica (se presente). Quest’ultima dovrà essere scritta in una pagina apposita e con un carattere dedicato.

Siete pronti per capire nel dettaglio come scrivere i ringraziamenti perfetti per la tesi di laurea? Continuate a leggere questa guida a cura dello staff della Università Niccolò Cusano di Agrigento.

Come scrivere i ringraziamenti: ecco alcune formule da usare

Ma andiamo con ordine e iniziamo a focalizzarci sui ringraziamenti per il lavoro di tesi di laurea. Questi devono comunque seguire alcune regole visto che quello che si sta scrivendo è un lavoro professionale e formale. Dunque, spazio alle belle parole ma sempre tenendo presente le convezioni che si devono rispettare.

È buona norma, infatti, utilizzare un linguaggio chiaro e formale, senza sfociare nell’utilizzo di formule goliardiche. Se si desidera scrivere ringraziamento divertenti, nessuno vieta di farlo, ma è bene inserirli in una copia rilegata diversa da quella che si presenterà in segreteria studenti e al relatore.

Poi, i ringraziamenti devono essere sinceri: ricordatevi che resteranno per sempre impressi su un documento ufficiale e  – comunque – saranno sempre tra le parti più lette anche dal laureato quando, anni dopo, si troverà a riprendere in mano la propria tesi di laurea.

Vanno dunque ringraziate le persone che realmente sono state accanto nel periodo universitario e della redazione della tesi e le persone importanti a livello umano ed emozionale… senza dimenticare coloro che a livello pratico hanno contribuito alla stesura della tesi e – in generale – alla laurea: si tratta del relatore e del correlatore e anche di tutto il personale di università (come i tutor di Unicusano) e delle biblioteche che ha speso tempo ad indirizzare lo studente verso un lavoro di tesi brillante.

Infine, lo staff della Università Niccolò Cusano di Agrigento consiglia, nello scrivere i ringraziamenti, di essere più diretti e semplici possibile: non servono parole difficili o proposizioni ingarbugliate per dire “grazie”. Dopo ogni citazione, è bene scrivere qualche riga per spiegare il motivo che ha condotto al ringraziamento.

Se ancora avete bisogno di qualche specifica in più, ecco la struttura dei ringraziamenti tesi (da adattare, ovviamente, alle esigenze specifiche):

Ringrazio il  Relatore, professor … ed il correlatore,  professor …: senza il loro supporto e la loro guida sapiente questa tesi non esisterebbe.

Ringrazio altresì il mio Tutor universitario, figura presente e fonte di sostegno e sicurezza e tutto il personale degli archivi e delle biblioteche consultate, in particolare …, che hanno saputo ascoltare ed interpretare le mie esigenze, facilitando le mie ricerche.

Un ringraziamento particolare va ai colleghi … che mi hanno sempre incoraggiato e ai miei amici … che sono stati così bravi da supportarmi (e sopportarmi) in questi anni.

Vorrei infine ringraziare le persone a me più care: la mia famiglia ed il mio partner.

Ringrazio anche tutti gli altri amici e le altre persone che mi sono state vicino, ma che per motivi di spazio non riesco a citare. Anche a loro va il mio più sentito GRAZIE!

Infine, il mio ringraziamento va a tutti coloro che mi hanno supportato nella redazione di questo testo con consigli e suggerimenti: a loro va la mia gratitudine, anche se a me spetta la responsabilità per ogni errore contenuto in questo lavoro.

Infine, come accennato in precedenza, è possibile inserire una postilla dedicata proprio a se stessi. Molti studenti – soprattutto se hanno avuto un percorso universitario irto di ostacoli – hanno piacere a  sottolineare l’impegno speso per raggiungere il traguardo di essere giunti finalmente alla tesi di laurea. Per questo può essere inserito a chiusura dei ringraziamenti un pensiero o una riflessione rivolta a se stessi.

Dedica tesi di laurea: quali frasi scegliere

Ma non ci fermiamo solo ai ringraziamenti, un’altra pagina importante della tesi (seppur contenga poco testo) è quella della dedica.
Dedica tesi di laurea
La dedica, infatti, deve esser inserita al centro del foglio, allineata a destra e scritta in carattere corsivo e di qualche punto inferiore a quello utilizzato nel corpo della tesi.

La dedica può essere un’ulteriore specifica post ringraziamenti, dove si esprime il fatto di voler “offrire” il lavoro di tesi ad una persona specifica (già citata o meno nella pagina precedente) oppure può contenere una citazione che sia lo specchio della propria intimità e delle speranze riposte in quel lavoro.

Se la tesi è dedicata ad una persona, si possono usare formule come:

a Mario

in ricordo/in memoria di Mario

dedicato a Mario

se si sceglie una citazione, invece, si è liberissimi di utilizzare quella che maggiormente rappresenta la propria interiorità. Qui di seguito ne troverete alcune “famose” che potrete prendere da spunto:

Conosco delle barche che si dimenticano di partire… hanno paura del mare a furia di invecchiare. (Jacques Brel)

Sii come la fonte che trabocca e non come la cisterna che racchiude sempre la stessa acqua. (Paulo Coelho)

Non c’è nulla di immutabile, tranne l’esigenza di cambiare. (Eraclito)

Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile. (San Francesco d’Assisi)

Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno, ma ciò che farai in tutti i giorni che verranno dipende da quello che farai oggi. (Ernest Hemingway)

Quanto manca alla vetta?” ;”Tu sali e non pensarci!” ( F. W. Nietzsche )

Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza . ( Dante, Inferno XXVI )

I nostri sogni e desideri cambiano il mondo. (Karl Popper)

O siamo capaci di sconfiggere le idee contrarie con la discussione, o dobbiamo lasciarle esprimere. Non è possibile sconfiggere le idee con la forza, perché questo blocca il libero sviluppo dell’intelligenza. (Che Guevara)

Queste dediche famose per la tesi di laurea vi hanno ispirato? Condividete l’articolo sui vostri canali social non dimenticando di taggare i vostri amici e colleghi laureandi che si trovano a dover scrivere i ringraziamenti. Sarà un ottimo modo per essere certi di essere citati!


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